Bocchetta di Ruggia 1990m |
28.06 |
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Bocchetta di Ruggia 1990m |
28.06 |
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Appuntamento a Ponte Tresa alle h 6:00 per un’escursione in Val Vigezzo. Con l’idea di prendere la funivia, salire fino alla Piana di Vigezzo (1712m) e da lì partire per l’escursione, attraversiamo prima il Piano di Magadino e poi la bellissima Centovalli, e alle h 7:35 siamo a Prestinone. Ad aspettare la funivia con noi una comitiva che sale sulla Piana in cerca di funghi. La traccia preparata da Marino, e che abbiamo caricato sui GPS, prevede il giro intorno alla Cima di Trubbio (2066m) passando dalla Bocchetta della Cima (1865m). Arrivati alla piana di Vigezzo, ci incamminiamo sulla mulattiera costeggiata da larici e da rododendri in fiore. Il panorama si fa subito interessante: sulla nostra sinistra a chiudere la valle la caratteristica Pioda di Grana (2430m) e il Pizzo Scheggia (2466m); sulla destra la Valle Loana con la Cima della Laurasca (2195m), il Pizzo Stagno (1983m), in lontananza il Monte Zeda (2156m) e il Pizzo Marona (2051m), e dietro di noi l’inconfondibile sagoma del Monte Rosa (4634m) che si innalza maestosa sull’intero paesaggio. Seguerndo il sentiero che sale sempre di piu, arriviamo alla Bocchetta di Muino (1977m). Da quì invece di girare a destra, consigliati da un altro escursionista, decidiamo di cambiare itinerario e di proseguire verso i laghetti dell’Alpe di Ruggia (1887m), per poi salire alla Bocchetta di Ruggia (1990m). Attraversiamo la Bocchetta di Muino (1977m) e lasciatoci alle spalle la Val Vigezzo, un altro bellissimo paesaggio si apre davanti a noi: dapprima la Valle Onsernone e poi a scalare verso un orizzonte di nuvole, cime, valli e passi che si perdono nei cieli della Svizzera. I prati sono costellati di bellissime genziane blu e le pendici delle montagne ricoperte dal rosa acceso dei rododendri. Seguiamo il sentiero che si snoda alle pendici delle Schegge di Muina (2171m) e ci rattrista vedere i molti alpeggi, testimoni di una non lontana attività, del tutto abbandonati. Raggiungiamo un primo laghetto (1881m) e proseguendo verso Nord arriviamo al secondo laghetto presso le baite dell’Alpe di Ruggia (1890m). Il laghetto è molto bello e nelle sue limpide acque si specchia il Pizzo di Ruggia (2280m) che si staglia nitido nel blu del cielo. Facciamo qualche foto, ci incamminiamo sulla neve che ancora in parte copre il sentiero ed in breve siamo sulla Bocchetta di Ruggia (1990m). La bellissima vista sulla valle e sulle montagne circostanti, ci fa scattare molte foto. Nel cielo, che ora è ricoperto da qualche nuvola, volteggiano leggeri e colorati parapendii. Torniamo all’Alpe di Ruggia e ci fermiamo a mangiare su una collinetta a ridosso del lago. La giornata è molto calda ed è molto piacevole starsene seduti al sole, ma l’arrivo di grosse nuvole nere ci segnala che è ora di alzarsi e riprendere il cammino. Tra il primo ed il secondo laghetto ripassiamo davanti al piccolo Rifugio Ghezzi del CAI di Vigezzo, che, da poco ristrutturato, può accogliere circa sei persone. Ripercorrendo lo stesso sentiero dell’andata ci portiamo dapprima sulla Bocchetta di Muino (1977m) e poi alla Piana di Vigezzo(1712m). L’escursione, che si snoda tra paesaggi alpini di rare e intatta bellezza, ci è molto piaciuta e dirigendoci verso Domodossola salutiamo la valle con un arrivederci a questo autunno per un’altra escursione.
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